Ho trascritto l’intervista del Presidente del Festival, Jacopo di Bugno, che potete trovare su Luccaindiretta. E’ testuale, non ho cambiato nulla :
“ Noi abbiamo sempre avuto l’idea di una rivoluzione permanente quindi di dare la possibilità di avere un festival che durasse tutto il,corso dell’anno con cadenze fisse… ah, l’obiettivo di questo festival e’ la libertà di espressione le idee in libertà e un confronto di idee e teste pensanti che pensino anche al di fuori di certe steccati meistrim e soprattutto che possa formulare una spinta uno sprone per Lucca per uscire dalle Mura della Città che sono certamente una forma mentis nostra che ci difende da tante cose negative che però non ne attrae anche tante positive . Quindi una spinta per la Città a livello culturale dopo anni di oblio.”
Mi permetto di rilevare che le “idee in libertà” sono tutte solo di una parte e che il risultato ottenuto non è aprirsi al mondo ma rischia di essere proprio il contrario. Come arroccarsi dentro le Mura con l”ambizione di proporsi come capitale italiana della “cultura” (e non solo) della destra estrema. E che significa “dopo anni di oblio” ? Che cosa abbiamo dimenticato ?
L’Augusta Festival
