Una tenera coppia

Li vedevo al mattino intorno a mezzogiorno. Lui curvo sulla panchina , il cane sdraiato ai suoi piedi. Arrivava, il signore, con una piccola Fiat vintage; scendeva lentamente e ancora più lentamente varcava il cancello della Pineta per accomodarsi sulla prima panchina disponibile. Camminava curvo, come i contadini di una certa età, ed aveva un viso nobile e liscio . Il cocker lo seguiva a fatica; uno spaniel dorato con qualche chilo di troppo e il muso imbiancato dall’età. Li guardavo passando con la Mia, docile incrocio fra pastore maremmano e Border Collie. Mi stupisce sempre vedere come uomo e animale dopo tanto tempo passato insieme in qualche modo si somiglino. Soprattutto negli occhi. L’anziano signore sedeva, come detto, curvo, con la testa appoggiata alle mani e parlava sottovoce. Non ho mai capito se fra sè e sè o con il cane. Il cocker abbaiava al passaggio degli altri cani e provava a sollevarsi sulle zampe evidentemente stanche. Il signore lo redarguiva con accento fiorentino : “Stai zitto, bischero !!!”. Ci ho parlato rare volte e brevemente; sempre a voce bassa; un fiorentino trapiantato sul mare, in Versilia. Stamani l’ho incontrato di nuovo, seduto sulla solita panchina.
Silenzioso, la testa fra le mani e gli occhi che guardavano in basso, dove non c’era più nessuno.

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