Ha 13 anni, con passaporto Britannico. Vive a Gaza da 1 anno, passa il tempo fuori casa perché stare al chiuso e’ troppo pericoloso. Anche se non capite l’inglese, il tono e gli occhi del bimbo sono sufficientemente espressivi per raccontare la tragedia di 1.030 bambini vittime di una settimana di bombe. “Non è colpa dei bambini tutto questo. Non è corretto quello che sta succedendo ; non sarebbe mai dovuto succedere … Vorrei dire, che farete ancora ? Non approfittatene però, perché non sapete mai quando potreste perdere”
1030 Bambini vittime delle bombe in 6 giorni
