Che cosa sta succedendo al Mercato del Carmine?
A novembre 2021 il Comune di Lucca stabilisce che il Mercato del Carmine sia “affidato” con concessione trentennale e pubblica il bando. Che recita:
a) la durata della concessione è stabilita in 30 anni;
b) coerentemente con le finalità contenute nella richiamata deliberazione 57/2015, l’avviso pubblico dovrà contenere clausole che impegnino il concessionario ad individuare soluzioni volte a garantire nella misura massima possibile e nella migliore modalità, la continuità delle attività degli operatori commerciali presenti all’interno della struttura alla data del 31 ottobre 2021 e a regolare i rapporti con i titolari delle attività, eventualmente ancora presenti all’interno del complesso alla data di efficacia della concessione, nell’ambito della disciplina privatistica con applicazione ai medesimi di un canone di locazione non superiore al 90% del valore massimo desumibile dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare (OMI) della Agenzia delle Entrate;
c) la consegna dell’immobile al concessionario potrà avvenire, in due fasi temporali e successive: la prima per la parte costituita dalla ex chiesa e dai locali posti sul lato est del chiostro (già oggetto di lavori di adeguamento statico e miglioramento sismico) successivamente alla avvenuta installazione degli infissi esterni, già programmata da parte del Comune; la seconda per la restante parte comprendente il chiostro, i negozi lungo via Mordini e Piazza del Carmine ed i locali al piano primo,successivamente alla esecuzione da parte del Comune dell’intervento di adeguamento statico emiglioramento sismico;
d) al Concessionario sarà richiesta l’esecuzione dei lavori di completamento di carattere edilizio ed impiantistico necessari per rendere l’immobile agibile per l’uso previsto.
Tutto chiaro: i commercianti presenti alla data del 31 Ottobre 2021 sarebbero stati tutelati nel mantenere gli spazi e protetti da inopinati aumenti di canone. I concessionari si sarebbero dovuti preoccupare di trovare adeguata sistemazione nel periodo necessario per i lavori di consolidamento previsti.
Alla gara si presentano 2 società: Steffi srl e 4223. La prima è un’immobiliare di lunga tradizione, la seconda è una Società costituita con capitale modesto dopo una settimana dalla pubblicazione del bando. Soffermiamoci sul prospetto di valutazione : Steffi srl propone un investimento di 4.380.648,90 Euro con destinazione per l’80% ad uso commerciale (filiera alimentare e ricettiva) e il 18% al centro civico alimentare come servizio ai cittadini. 4223 Srl propone 2.994.502,78 Euro con l’utilizzo al commerciale del 30% della superficie complessiva e destinando il restante 70% alle attività di servizio ai cittadini (che trovate esplicitate sotto). Vince quindi 4223Srl, a cui nessun bocconiano va a chiedere come pensa di remunerare il capitale con un utilizzo così ridotto del settore commerciale.
Che cosa succeda nel frattempo, salvo il cambio di maggioranza, non è dato sapere. Un mese fa, però, come fulmine a ciel sereno, arriva ai 5 commercianti del Mercato avviso di sfratto. Il Comune si rende conto che la concessione per i 5 è scaduta addirittura nel 2012 e che, dovendo iniziare i lavori finanziati dal PNRR inderogabilmente entro il primo di luglio, il mercato deve essere liberato da persone e cose. Ma se il contratto è scaduto nel 2012, come e perchè i Commercianti hanno continuato a pagare il canone di affitto fino al 2021 ? Come è conciliabile un perentorio avviso di sfratto con il bando pubblico che imponeva il rispetto e la tutela dei diritti acquisiti dai Commercianti ? Perchè non è, oggi, che si chiede loro di portare pazienza per qualche mese, magari proponendo un rimborso per il mancato guadagno dell’estate. Si dice semplicemente di liberare l’immobile. Come se fosse facile per il macellaio, per il bar, per frutta e verdura, per la cioccolateria. Liberare l’immobile significa sostenere costi ingenti e di fatto chiudere l’attività . Una delle poche ancora rimaste nel centro storico al di fuori della grande distribuzione.
Tornando al bando, come si procede con i vincitori ? Non dovevano loro occuparsi di sistemare i commercianti? Non si procede a formalizzare l’affidamento ? Rimane tutto sospeso in attesa di eventi ? Almeno qui, al contrario della Manifattura, sappiamo chi “Compra”, ammesso che ne abbia ancora voglia.
