La Cina è vicina ?

Tra il 2008 e il 2020 solo nel nord-est sono state aperte da cinesi 15 mila partite Iva e il 55 per cento ha dichiarato zero euro, il 20 per cento tra 6 mila e 0 euro di fatturato. E in Veneto «gli interventi ispettivi nei confronti di ditte individuali cinesi hanno consentito agli inquirenti di scoprire un debito tributario pari a 2 miliardi di euro a fronte di un recupero di appena 50 milioni di euro”.
Altro fenomeno molto strano che negli ultimi dieci anni la Banca d’Italia ha registrato: il crollo delle rimesse ufficiali dei cinesi in Italia verso la Cina. Dai 5 miliardi di euro del 2017 si è passati ad appena 9 milioni del 2021. Un dato in controtendenza con ogni logica sociale ed economica: perché l’ordine di Pechino non è cambiato e il guadagno di aziendine e negozietti cinesi nel nostro Paese non deve essere reinvestito qui, per non lasciare nulla all’Occidente; ma soprattutto perché il numero di partite Iva cinesi in Italia è cresciuto in questi dieci anni, quasi triplicato. Dunque, come è possibile che le rimesse sono crollate fino a scomparire e nel frattempo non un punto di Pil in più ha registrato l’Italia dall’aumento dell’economia cinese ?
Gli inquirenti ritengono che ci sia un sistema illegale per creare finanze in “nero” con aziende fantasma e commercio di prodotti contraffatti per fare tornare i soldi in Cina. Il tutto con la complicità di istituti bancari controllati dallo Stato : Bank of China, The agricoltural Bank of China, China City Bank, Industrial and Commercial Bank of China.
A tutto questo si aggiunge il tentativo , a volte riuscito, di acquisizione di pacchetti di maggioranza di aziende strategiche per conto di Corporation direttamente riconducibili allo Stato Cina. Da cui il governo Draghi si e’ brillantemente difeso .
Una recente operazione della GDF svela uno schema completo di funzionamento di un sistema di banca cinese underground, che verosimilmente ha una enorme liquidità di denaro da mandare in Cina frutto di proventi illeciti fatti in Italia. Uno schema che viene mandato a tutti i Comandi provinciali della Finanza aprendo collaborazioni anche con Carabinieri e Polizia. Così lo scorso settembre a Brescia la Guardia di Finanza indaga una coppia di imprenditori per finti acquisti di materiale ferroso in Slovenia e Paesi dell’Est con bonifici arrivati fino in Cina per 4,5 milioni di euro. Nel giardino di casa della coppia, sotto terra, vengono trovati fusti con 8 milioni di euro in contanti. Altri 3 milioni sono stati trovati nella cantina. Il giro di fatture false però valeva 500 milioni di euro. Poco prima la Finanza di Prato aveva chiuso l’operazione “Pluto” e arrestato un cinese che con finte società ha trasferito dal 2013 170 milioni di euro in Cina: soldi frutto dell’evasione e del nero di altre aziende del distretto di Prato. 
I numeri e i soldi sono impressionanti e tutti hanno un legame comune: contatti con gruppi di cinesi che si occupano del contante e del trasferimento dei soldi in Madrepatria. 
Pagamenti esteri per conto delle mafie
La banca underground non si occupa solo di ripulire soldi italiani e in fondo anche dell’economia illegale cinese. Ma offre servizi di pagamento all’estero garantendo al cento per cento il trasferimento dei soldi. Anche perché, all’altro capo del mondo, non ci sono tipini ben disposti a subire truffe e raggiri. Parliamo dei più grandi cartelli della droga del Sud America, a partire dal cartello “del Golfo” in Colombia. Camorra e ‘ndrangheta hanno preso contatti con questa rete di filiali cinesi e le prove stanno emergendo da indagini recenti e, anche qui, da un viaggio a ritroso in operazioni di qualche anno fa che però non si erano concentrate molto sulla presenza di cinesi che garantivano pagamenti e ricevevano contanti. 
Non solo bar, ristoranti o innocui banchi al mercato; la Cina allunga i tentacoli sull’economia nostra con cinismo e avidità , usando tutti i mezzi di un’immensa catena di complici che si configura come associazione a delinquere a livello globale. E quando Trump afferma che lui impedirà (per gli anni in cui sarà Presidente) qualunque importazione o scambio commerciale con la Cina, come dargli torto ?

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