Andate a vedere l’esplosivo servizio di Report sul lato oscuro di Wikipedia.
Tutti conoscono Wikipedia, “l’enciclopedia libera”. Quest’ultima è infatti ormai onnipresente sul Web quando si cercano informazioni, ad esempio, su personaggi pubblici, grazie ai contributi garantiti gratuitamente da parte di volontari provenienti da tutto il mondo (Italia compresa).
Col passare degli anni, tra l’altro, Wikipedia ormai funge anche da fonte principale per determinate risposte degli assistenti vocali delle Big Tech. Insomma, è indubbio che il noto portale, disponibile in più di 300 lingue, risulti tra i “grandi” del Web in generale. Eppure, nel periodo in cui il sito Web spegne le 22 candeline (è nato il 15 gennaio 2001), sono iniziate a emergere con insistenza alcune discussioni importanti sul modo di operare di Wikipedia. In un articolo de Il Post pubblicato il 2 gennaio 2023, si legge che “spesso i volontari non sono d’accordo sul tono un po’ ricattatorio degli appelli che chiedono una donazione”. Stando alle fonti, al centro della discussione ci sarebbe anche un patrimonio netto di 240 milioni di dollari per la Wikimedia Foundation. C’è già stato un dibattito sugli appelli, che sembra aver portato all’uso di toni più “tranquilli” nell’arco della più recente raccolta fondi, ma le discussioni non sembrano essere finite. Ciò che sembra emergere dalla questione è in ogni caso che “Wikipedia ha un sacco di soldi”, come si legge nel titolo di un articolo del Washington Post. In questo contesto, si sta delineando un “acceso dibattito” su Wikipedia, che riguarda tra gli altri aspetti, per l’appunto, la gestione dei fondi. In un servizio della trasmissione Rai Report chiamato “La community”, andato in onda su Rai 3 nella serata del 16 gennaio 2023, si indaga proprio sullo stato attuale dell’enciclopedia online. “A fronte del lavoro volontario di centinaia di migliaia di utenti, il board della Wikimedia Foundation paga ai suoi membri lauti stipendi, decine di milioni di dollari vengono distribuiti a progetti, persone e associazioni in tutto il mondo senza procedure chiare o documentazione pubblica”, si legge sul portale ufficiale della Rai (in cui è possibile prendere visione on demand della puntata integrale, dalla durata di circa 50 minuti). Sempre sul sito Web della Rai, si prosegue: “Non è un caso che nel 2020 la Wikimedia Foundation, che per 20 anni ha svolto solo attività no-profit, abbia creato un ramo profit, la Wikimedia LLC domiciliata nel paradiso fiscale e societario del Delaware: una società di capitali che vende i dati creati gratuitamente dai membri della Community a grandi compagnie come Google. E poi c’è il problema dell’attendibilità delle notizie presenti su Wikipedia: quanto è facile distorcerle, chi è in grado di farlo, quanto costa modificare a proprio piacimento una voce o crearne una da zero?”. Il servizio di Report, che potreste voler recuperare in via integrale, si concentra su questi punti, soffermandosi su più aspetti dell’attuale gestione di Wikipedia. La questione è stata riportata anche dal Corriere della Sera e Il Fatto Quotidiano. Tra i vari argomenti del servizio in questione, c’è, ad esempio, il processo decisionale che porta alla mancanza di alcune voci sull’enciclopedia online.